La storia e i sogni di Brando
Ventitré. Nel mondo, sono soltanto ventitré i casi di una particolare variante della Sindrome di West riconducibile a una rarissima mutazione genetica: bambini innocenti colpiti dalla crudeltà del Caso, da un Destino che non guarda in faccia nessuno. Assieme a loro, ventitré famiglie a cui viene stravolta la vita e che vengono gettate nel baratro, senza preavviso, senza aver preparato lo straccio di un bagaglio per un viaggio verso una meta sconosciuta. Lungo il quale, di certo, non ti godrai il percorso. Ventitré casi in tutto il mondo rappresentano un numero troppo esiguo per sperare nella scienza. Nessuno si prenderà mai la briga di investire un solo euro o mezzo dollaro per trovare una soluzione. Fino al ventiduesimo caso, di questa variante aggressiva della Sindrome di West non sapevo praticamente nulla: quasi ne ignoravo l’esistenza, derubricandola mentalmente a umana compassione verso un problema altrui. Il ventitreesimo, invece, mi ha aperto gli occhi sull’abisso e adesso conosco tutto di questa maledetta disabilità infantile. Perché il bambino numero ventitré è Brando: mio figlio. E questa è la sua storia. Anzi. La nostra.